Servizi igienici

Gabinetti per tutti non è un lusso ma un diritto umano. Un’esistenza dignitosa e uno sviluppo sostenibile non sono possibili senza servizi igienici.

Ben 2,6 miliardi di persone - pari al 40% della popolazione mondiale - non hanno accesso agli impianti igienici. Manca loro qualcosa che per noi - nel ventunesimo secolo - è del tutto normale: un gabinetto, un pozzo nero, una latrina. Perciò sono costretti ad arrangiarsi all’aperto, nei campi o nelle immediate vicinanze delle abitazioni e degli insediamenti, contaminando così con agenti patogeni i corsi e i pozzi d’acqua e le falde acquifere.

Per la dignità e la sicurezza della popolazione femminile, l’accesso ai servizi igienici è un fattore indispensabile. Dovendo lavarsi ed espletare i propri bisogni corporali all’aperto - sotto lo sguardo degli uomini - le donne sono fortemente esposte al rischio di molestie sessuali e violenze fisiche. Nelle regioni con insufficienti strutture igienico-sanitarie le donne vivono in uno stato permanente di insicurezza e paura. Sovente, devono percorrere molta strada per trovare un luogo isolato e adatto al loro bisogno, il che è assai faticoso per le donne incinte, anziane o disabili. Oppure devono attendere la notte per recarsi nei campi, trattenendo per molte ore le loro necessità corporali. Stitichezza cronica e infiammazione dell’uretra sono le nefaste conseguenze. La complicità del buio è peraltro illusoria, visto che all’aperto i pericoli sono sempre in agguato.

Con l’inizio della pubertà, milioni di ragazze sono costrette a lasciare la scuola perché mancano i servizi igienici oppure perché in quelli comuni - non divisi tra maschi e femmine - manca la necessaria intimità. Sono i genitori a prendere questa decisione in quanto preoccupati per la sicurezza e la salute delle loro figlie.

L’obiettivo dell’Associazione ANÀ con il Togo non è quello di limitarsi all’edificazione di gabinetti con la tecnologia EcoSan, ma di sensibilizzare la popolazione a imparare le nozioni basilari dell’igiene. Un compito assunto da JSVD attiva principalmente nelle scuole dove i bambini ricevono un’adeguata istruzione sulle regole sanitarie, per loro nuove in quanto non impartite nel nucleo famigliare.

Da impianti igienici puliti e accessibili a tutti si potranno avere i seguenti benefici:

  • Avere una qualità di vita migliore e una difesa della sfera personale;
  • Impedire alle malattie di riprodursi, salvando quindi vite umane;
  • Risparmiare tempo e soldi ai familiari nelle cure dei malati;
  • Migliorare l’istruzione e aumentare la produttività;
  • Evitare che le acque luride contaminino il suolo.

Il ciclo della tecnologia Ecosan

“ Che siano urine o feci, tutto è utile.
Se le utilizzi come concime nei campi
la produzione sarà buona e il granaio pieno.
Quindi avrai di che mangiare a sufficienza e
produrrai ancora più concime. “ 

Salimata Zongo

Vantaggi

  • La fossa è sopraelevata dal suolo, caratteristica che favorisce l’essicamento delle feci grazie al calore naturale e l’adattabilità della struttura alle zone soggette ad inondazioni e ai suoli rocciosi difficili da scavare.
  • Lo svuotamento della latrina è semplice ed eseguibile dalle stesse famiglie, limitando così l’abbandono una volta che la fossa è piena.
  • L’utilizzo della latrina EcoSan genera pochi odori grazie alla separazione di urine e feci.
  • Permette l'utilizzo di feci e urine igienizzate come risorse per l'agricoltura, da cui conseguono miglioramento della produttività, disponibilità di fertilizzanti, avvio di attività generatrici di reddito a costo ridotto.

Inconvenienti

  • Il costo di investimento è relativamente alto, fattore che limita la possibilità di realizzare questo tipo di infrastruttura in assenza di sovvenzioni.
  • L'utilizzo e la manutenzione di questa tecnologia richiede particolari attenzioni. La manipolazione di urine e feci da parte degli stessi utenti richiede lo stretto rispetto di misure d’igiene durante le operazioni di svuotamento (protezione delle mani e rispetto dei tempi d’igienizzazione) per evitare rischi di contaminazione in caso di epidemia (colera, ebola, ecc.).
  • Gli scalini per salire alla cabina della latrina costituiscono un ostacolo per le persone anziane e disabili. La formazione di una rampa può sopperire a questo handicap.
  • Il riutilizzo di urine e feci, seppur igienizzate, può essere ostacolato da alcune barriere psicologiche e richiede perciò un lavoro di informazione e sensibilizzazione.

Malgrado alcuni ostacoli, se correttamente utilizzata e manutenuta, la latrina EcoSan costituisce un efficiente sistema di bonifica che può essere gestito dalle stesse famiglie e dunque durare nel tempo. Inoltre, limitando l’inquinamento delle acque sotterranee, il sistema contribuisce alla protezione dell’ambiente.

Sarà importante dimostrare la trasformazione delle feci in concime organico quale valore aggiunto per l’agricoltura e costituire un gruppo di persone quali responsabili della manutenzione e pulizia delle latrine.