Istruzione
In Togo l’educazione scolastica è tuttora limitata e inadeguata anche se la situazione va lentamente migliorando. Nel 1993 solo il 30% dei bambini frequentava la scuola contro il 76% di oggi. Rimane alto il dislivello di alfabetizzazione tra uomini e donne, circa la metà delle donne non riceve un’educazione.
Bisogna sottolineare che nonostante la garanzia legale di un’istruzione gratuita, permangono tasse scolastiche annuali che variano da scuola a scuola. Gli istituti statali sono presenti nei grossi centri urbani, risultano tuttavia assenti nelle zone rurali e delegano l’istruzione alle missioni o a istituti privati.
L’istruzione è la chiave per rompere il ciclo della povertà ma in Togo l’iscrizione di un bambino a scuola costa denaro che molte famiglie non possiedono. Le scuole pubbliche sono carenti e in numero insufficiente e spesso obbligano gli studenti a percorrere molti chilometri per raggiungerle. Al fine di ricevere una minima istruzione i bambini non hanno altra scelta se non quella di frequentare una scuola privata. Spesso i maestri sono volontari o retribuiti grazie ai fondi raccolti tra gli abitanti o grazie a donazioni e/o sostegni elargiti dalle varie associazioni non governative.
Sovente gli “edifici scolastici” sono semplici capanne di paglia oppure fatiscenti aule in muratura, dove in spazi ridotti studiano decine di bambini di classi diverse.
Per molti nuclei famigliari che vivono con meno di un dollaro al giorno, la scolarizzazione dei propri figli diventa una spesa insostenibile e le famiglie che non possono mandare i figli a scuola sono più vulnerabili per la rete dei trafficanti di bambini.
Garantire il diritto all’educazione parte del presupposto che essa sia un lungo processo di apprendimento che inizia con la nascita di un bambino e prosegue per molti anni non solo a scuola ma anche all’interno della famiglia e della comunità.
Per questo l’Associazione ANÀ con il Togo considera fondamentale nei suoi progetti l’importanza dell’educazione informale nei primi anni di vita e nella scuola dell’infanzia, come mezzo per incrementare la fiducia in se stessi e negli altri e sviluppare le proprie abilità. Desidera garantire l’educazione a tutti - compresi coloro che normalmente hanno meno possibilità di andare a scuola - per esempio i disabili, le bambine o chi appartiene alle minoranze etniche.